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Immagine del redattoreAdriano Torricelli

GERMANICO SEDA LA RIVOLTA DELLE LEGIONI DOPO LA MORTE DI AUGUSTO (II)

GERMANICO SEDA LA RIVOLTA DELLE LEGIONI DOPO LA MORTE DI AUGUSTO (II)

La sedizione prosegue e si organizza…

(Tacito – Annali: I-32)

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Se nel paragrafo precedente, il 31, Tacito racconta dell’inizio della sedizione, in questo invece ci mostra come essa, anche in quanto non contrastata adeguatamente dai vertici dell’esercito (Nec legatus obviam ibat, quippe plurium vaecordia constantiam exemerat), prosegua e si consolidi.

Germanico peraltro, non è ancora entrato in scena, se non nella fantasia dei soldati ribelli, che sperano nel suo appoggio.

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TESTO LATINO:

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1 Nec legatus obviam ibat, quippe plurium vaecordia constantiam exemerat. Repente lymphati destrictis gladiis in centuriones invadunt: ea vetustissima militaribus odiis materies et saeviendi principium. 2 Prostratos verberibus mulcant sexageni singulos, ut numerum centurionum adaequarent: tum convulsos laniatosque et partim exanimos ante vallum aut in amnem Rhenum proiciunt. 3 Septimius cum perfugisset ad tribunal pedibusque Caecinae advolveretur, eo usque flagitatus est donec ad exitium dederetur. 4 Cassius Chaerea, mox caede Gai Caesaris memoriam apud posteros adeptus, tum adulescens et animi ferox, inter obstantis et armatos ferro viam patefecit. Non tribunus ultra, non castrorum praefectus ius obtinuit: vigilias, stationes, et si qua alia praesens usus indixerat, ipsi partiebantur. 5 Id militaris animos altius coniectantibus praecipuum indicium magni atque inplacabilis motus, quod neque disiecti nec paucorum instinctu, set pariter ardescerent, pariter silerent, tanta aequalitate et constantia ut regi crederes.

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TRADUZIONE:

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32. Il legato non li affrontava: la delirante esaltazione generale gli aveva tolto ogni fermezza. Usciti improvvisamente di senno, si gettano, spada alla mano, sui centurioni: eterno oggetto di odio per i soldati e primo bersaglio del loro furore. Li buttano a terra e li massacrano a bastonate, sessanta contro uno, per pareggiare il numero dei centurioni; poi, storpiati, straziati e, in alcuni casi, morti, li scaraventano fuori davanti al vallo o nelle acque del Reno. Uno di loro, Settimio, fuggì presso la tribuna del comando e si aggrappò alle gambe di Cecina: venne preteso dai soldati, finché non fu loro lasciato, per subire la morte. Cassio Cherea, guadagnatosi più tardi celebrità presso i posteri per l'uccisione di Gaio Cesare, allora giovane e ardimentoso, si aprì la via con la spada tra uomini armati che lo contrastavano. Nessun tribuno, né il prefetto del campo riuscirono più a esercitare la loro autorità: i turni, i posti di guardia e gli altri servizi imposti dalla necessità del momento, i soldati se li distribuivano da soli. Chi sapeva penetrare bene a fondo l'animo dei soldati, vedeva il sintomo più significativo di una rivolta vasta e incontenibile proprio nel fatto che non isolati o su istigazione di pochi ma tutti insieme liberavano il loro furore, tutti insieme tacevano, in un accordo così ben regolato, da crederli obbedienti a un comando.

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TRADUZIONE SPIEGATA:

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32. Il legato non li affrontava: la delirante esaltazione generale gli aveva tolto ogni fermezza.

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Nec legatus obviam ibat (andava contro (di essi…)), quippe (difatti) plurium vaecordia constantiam exemerat (la (sua…) fermezza (gli…, cioè, al legato Cecina!) aveva tolto (exemerat: 3^ sing. indic, att. piuccheperf. di eximo,is, exemi, exemptum, ere: togliere)).

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Usciti improvvisamente di senno, si gettano, spada alla mano, sui centurioni: eterno oggetto di odio per i soldati e primo bersaglio del loro furore.

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Repente lymphati (impazziti) destrictis gladiis (estratti i gladii) in centuriones invadunt: ea vetustissima (essa antichissima…) militaribus odiis materies et saeviendi principium (materia per/di odii dei soldati e principio dell’infuriare/origine delle loro azioni feroci; materies,ei=materia,ae: materia).

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Li buttano a terra e li massacrano a bastonate, sessanta contro uno, per pareggiare il numero dei centurioni; poi, storpiati, straziati e, in alcuni casi, morti, li scaraventano fuori davanti al vallo o nelle acque del Reno.

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Prostratos (Prostrati/gettati in terra; prostratos: acc. plur. m. partic. perf. pass. di prosterno,is, stravi, stratum, ere) verberibus mulcant sexageni singulos (colle verghe (li…) battono sessanta/in sessanta (sexageni) i singoli/ognuno//infieriscono con le verghe in sessanta per ciascuno di essi), ut numerum centurionum adaequarent (per adeguarsi al numero dei centurioni): tum convulsos laniatosque et partim exanimos ante vallum aut in amnem Rhenum proiciunt.

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Uno di loro, Settimio, fuggì presso la tribuna del comando e si aggrappò alle gambe di Cecina: venne preteso dai soldati, finché non fu loro lasciato, per subire la morte.

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Septimius cum perfugisset (Essendo fuggito Settimio) ad tribunal pedibusque Caecinae advolveretur, eo usque (così tanto/così a lungo…) flagitatus est (fu richiesto) donec (…fino a che) ad exitium dederetur (fosse dato per la morte/fu consegnato per l’esecuzione).

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Cassio Cherea, guadagnatosi più tardi celebrità presso i posteri per l'uccisione di Gaio Cesare, allora giovane e ardimentoso, si aprì la via con la spada tra uomini armati che lo contrastavano.

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Cassius Chaerea, mox (più tardi) caede Gai Caesaris memoriam apud posteros adeptus (raggiunta (adeptus: partic. perf. pass. di adipiscor,eris: raggiungo) presso i posteri la fama per l’omicidio (caede)di Gaio Cesare), tum adulescens et animi ferox, inter ostanti (=obstantes) et armatos ferro viam patefecit.

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Nessun tribuno, né il prefetto del campo riuscirono più a esercitare la loro autorità: i turni, i posti di guardia e gli altri servizi imposti dalla necessità del momento, i soldati se li distribuivano da soli.

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Non tribunus ultra (Non più un tribuno/Più nessun tribuno…), non castrorum praefectus ius obtinuit (manteneva l’odine): vigilias, stationes, et si qua alia praesens usus indixerat (se alcune altre cose/incombenze (si qua alia) l’uso presente/la situazione presente(praesens usus) aveva richiesto/richiedeva), ipsi partiebantur (essi stessi (se le…) spartivano; sottintesi: “inter se”: tra loro, e “ea”: tali cose).

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Chi sapeva penetrare bene a fondo l'animo dei soldati, vedeva il sintomo più significativo di una rivolta vasta e incontenibile proprio nel fatto che non isolati o su istigazione di pochi ma tutti insieme liberavano il loro furore, tutti insieme tacevano, in un accordo così ben regolato, da crederli obbedienti a un comando.

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Id militaris animos altius coniectantibus (Questo (id) per coloro che pentravano(coniectantibus) più a fondo (altius) gli animi militari (animos militares)) praecipuum indicium (era l’indizio principale) magni atque inplacabilis motus, quod (il fatto che; si collega a id) neque disiecti nec paucorum instinctu, set pariter (parimenti->allo stesso modo->concordemente) ardescerent, pariter silerent, tanta aequalitate et constantia (con tanta concordia e tenacia) ut regi crederes (che avresti creduto che fossero retti (da qualcuno…); si tratta di una consecutiva: tanta… ut + cong.).

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